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MASSIMO VISTO DA COLLEGHI E AMICI, VERDONE, MINà , BENIGNI, ECC.....

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TROISI86
view post Posted on 15/6/2006, 13:51     +1   -1




RICORDO DI MASSIMO TROISI DI CARLO VERDONE : Era una sera d' inverno , nebbiosa,di quelle che rendono torino opaca e misteriosa.Una di quelle serate fatte a posta per infilarti in un cinema o in un teatro .In quell' anno ( 1978) a Torino c' era un locale di teatro- cabaret in via delle rosine : si chiamava centralino.Era un punto di passaggio per i nuovi comici , molti dei quali avevano ottenuto il successo grazie alla trasmissione non stop.essendo in predicato anch' io di diventare un nuovo comico decisi di fare una scappata , per prendere accordi futuri per qualche esibizione. Era una serata speciale, il teatro era gremito si esibiva un trio napoletano del quale si parlava molto e bene : La Smorfia .accanto a de caro e lello arena svettava il carisma e la sublime gestualità del terzo componente:Massimo Troisi .mai avevo visto ed ammirato un attore così padrone non solo della scena , ma dei suoi tempi recitativi:fatti di pause , volute incertezze e geniali chiusure di battute .mi sarebbe piaciuto conoscerlo, non dovetti attendere molto fu lui a cercarmi.diventammo subito amici. Ma diventare amico di troisi non era cosa così semplice: la sua proverbiale pigrizia,la sua personalità affascinante ed autorevole,quello strano vivere dalle tre del pomeriggio alle quattro del mattino in casa, quel magnetismo nel' far affascinare qualsiasi donna con la quale veniva in contatto, quel bisogno di circonarsi degli amici più fidati, mi costringeva sempre ad andare da lui.Era ossessionato dalla riservatezza , dalla non contaminazione dei suoi tempi lenti pigri.Portarlo a cena o al cinema era uno sforzo disumano.ma quella che poteva sembrare indolenza era legata a una precarietàfisica che lui percepiva molto bene .nessuno di noi oramai faceva più caso a quel rumoroso tic tac che sentivamo sotto la sua camicia , fatto di lunghe pause che ci facevano sbiancare dalla paura. ma lui ci scherzava sopra con filosofica rassegnazione.Ma se è vero che a ogni azione ne corrisponde una reazione uguale e contraria , il ritmo lento delle sue giornate svaniva d' incanto sulla scena i suoi film ce lo consegnano con una straripante vervè recitativa.una volta ho avuto il coraggio di dirli :Massimo ma non riesci ad essere più asciutto nelle battute? certe volte me sembri nà radio..... mi diede l' impressione di averla presa bene invece.. nel film a seguire sembrava fosse amore invece era un calesse....., andò addirittura oltre! Era davvero testardo . Ma nel Postino , il film a cui teneva più di ogni altro Massimo ( a mio avviso) raggiunse la perfezione assoluta . Complice forse la sofferenza della malattia , raggiunse uno straordinario equilibrio tra il flusso delle battute e i "silenzi" . I silenzi poetici che mai prima aveva affrontato .Sembrava quasi percepire il finale della sua vita ... il Troisi del postino è un grande , immenso attore.Una maschera indimenticabile , il testamento del più grande di quelli che furono i" nuovi comici" :faccina071xe.gif: :faccina071xe.gif:

Attached Image: carlo_con_massimo_troisi.gif

carlo_con_massimo_troisi.gif

 
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stenoo
view post Posted on 15/6/2006, 14:22     +1   -1




bellissima anche la foto
 
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lello20000
view post Posted on 15/6/2006, 17:59     +1   -1




ogni commento sarebbe superfulo...

mi manchi...ci manchi.
 
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TROISI86
view post Posted on 18/6/2006, 15:53     +1   -1




ALCUNI PENSIERI DI ROBERTO BENIGNI SU MASSIMO : Per benigni la comicità , è qualcosa che in un secolo si incarna al massimo tre o quattro volte in un uomo , insieme ai grandi Totò Peppino e pochi altri ci inserisce Massimo Troisi ..... Massimo aveva avuto questo dono dagli dei , dal cielo e l' aveva regalato alla gente , non l' aveva tenuto per sè ......a me solo il nome : Massimo Troisi (!) mi fa sobbalzare ... poi comunque , il cielo si è ripreso questo regalo che ci aveva dato.Chi lo conosceva , chi non lo conosceva era uguale , perchè massimo era di tutti, lo conoscevano tutti, ed è come se lo avessero conosciuto tutti .......aveva una grande freschezza era un punto di riferimento , ogni volta pensavo quando avevo in mente un nuovo progetto chissà cosa ne penserà Troisi?...." era un grande regista sapeva dirigere e dirigermi con grande amicizia e grande rigore allo stesso tempo , con una goliardia e una esplosione insonora di gioia tutta napoletana....Massimo era un uomo pieno di contraddizioni , era una fusione tra Strawinski e Little Tony , aveva la vera musicalità del comico specie nel corpo ed un grosso senso del ritmo e della scrittura filmica . Aveva una sua maestria , un suo magistero nel fare le cose , parlava molto , spesso anche senza parole , esprimendosi non solo verbalmente ma anche con le espressioni del viso , con gli sguardi e con i sentimenti .

Attached Image: Troisi_Benigni.jpg

Troisi_Benigni.jpg

 
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lello20000
view post Posted on 18/6/2006, 16:24     +1   -1




se lo dice il poeta allora ci credo, grandi insieme.
 
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TROISI86
view post Posted on 19/6/2006, 14:14     +1   -1




LIEVE PIù FORTE DELL' ARROGANZA (ricordo di Gianni Minà) : Massimo Troisi era un essere umano leggero , lieve forse stonato in un' epoca e in una società dello spettacolo dove imporre la propria presenza, essere arroganti , è il comportamento di moda. Massimo sapeva stare al mondo rendendo gradevole la vita dei suoi amici e della gente che gli era cara senza sfiorare mai gli altri con le sue angustie .Del suo cuore malato operato a huston , non parlava mai, al massimo , ci scherzava sopra facendo il verso alle parole di una immortale canzone che talvolta intonava cercando di imitare sergio bruni. Si era fatto conoscere col gruppo teatrale La Smorfia , composto oltre che da lui , anche da Enzo de Caro e Lello Arena , ed aveva raggiunto il successo con Non Stop , una trasmissione laboratorio in rai , fu la stagione oltre che di Troisi anche dei vari Verdone ,Grillo, Benigni . Sono passati soltanto 15 anni la tv schiava dell' audience , la tv commerciale ha disintegrato la capacità di far ridere intelligentemente. E non dico questo perchè Massimo , come gli altri che ho citato erano indicati come comici di sinistra cosa che oggi apparirebbe come un peccato. "Scusa ma da che parte potevo stà" ? Mi disse una volta Troisi sorridendo - song nato a san giorgio a cremano e al pizzicagnolo che ogni mattina mi dava il pane e mozzarella io dicevo sempre di aver fede , perchè ai poveri ci pensa dio. pover' omme .Un giorno stanco di segnare sul quaderno dei crediti , mi disse " Non sarebbe meglio , aspettando dio , che a saldare il conto passasse tuo padre ? " .Nel cinema fu una rivelazione col suo Ricomincio da Tre ( 1981) dove c' erano dubbi e disillusioni della sua generazione , ma anche tutto il senso della vita, la sua filosofia basata sull' arte di accontentarsi , forse anche un pò della sua famosa pigrizia. Fu questo il sentimento che Massimo apprezzava come una cultura , più che il timore di non riuscirsi a ripetersi, a convicerlo ad aspettare più del previsto prima di dirigere " scusate il ritardo " .Amava le donne e lo sport e voleva aver tempo per queste due passioni ."Chi l' ha detto che non è serio amare due donne nello stesso momento e perder tempo per fare la formazione della propria squadra? . " Quando il Napoli vinse lo scudetto fu memorabile l' intervista a cui mi costrinse nella trasmissione organizzata per l' occasione facendo finta di essere l' unico napoletano a non aver avuto la notizia e commentandola sorpreso con tutti i luoghi comuni che riguardano il calcio e le interviste . ricordo ancora come un' incubo gioioso le puntate intere in cui Massimo e Benigni occupavano Blitz il programma domenicale che io 10 12 anni fà facevo su rai due. Come i grandi del neorealismo sapeva cogliere il particolare delle cose , delle situazioni , perfino i tic delle persone e trasformarli in una introspezione ironica. Eduardo de Filippo mi disse una volta che era un comico di domani con le radici nel passato. Sotto la sua pigrizia nascondeva talvolta una volontà di ferro. Il postino di Neruda, il film terminato sabato scorso con Noiret, lo aveva inseguito per anni , dopo aver scoperto il libro di Skarmeta , un autore cileno del quale mi aveva chiesto ogni dettaglio .Forse per una volta, ha voluto controllare il suo cuore per portare a termine un progetto amato.Se la storia è andata così , è stata una delle poche volte che ha permesso al suo raziocinio di prevalere sulle sue passioni . Ci mancherai tanto , Massimo. ( dall' unita 5 giugno 1994)

Attached Image: troisi003.jpg

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lello20000
view post Posted on 19/6/2006, 14:22     +1   -1




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che bel regalo...Grazie fabio!!!! :tifoso095ww.gif: :faccina071xe.gif: :faccina071xe.gif: :faccina071xe.gif: :faccina071xe.gif: :bandie076rv.gif: :bandie076rv.gif: :bandie080lq.gif: :bandie046ty.gif: :bandie080lq.gif: :bandie046ty.gif: :bandie076rv.gif: :faccina249ew.gif: :faccina249ew.gif: :faccina249ew.gif: :faccina249ew.gif:
 
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TROISI86
view post Posted on 16/1/2007, 20:13     +1   -1




RICORDO DI LELLO ARENA:<<Eravamo tre ragazzi allegri , io come maestro elementare ,Massimo come geometra , Enzo con la maturità classica in tasca. sui palcoscenici de " LA SMORFIA" ricordavamo a tutti che il lavoro a Napoli non è mai solo ma sempre accompagnato da un' aggettivo : minorile, nero.
Massimo era l' angolo acuto del nostro triangolo , era ed è stato sempre il pulcinella che discendeva da un pulcino e non da un uccello rapace. Mi ricordo, quando magrissimo , con la calzamaglia nera, entrava in scena . Nella nostra vita, mi diceva non avremmo potuto fare nient' altro che gli attori .ci univa un' infanzia con le radici affondate nella stessa cultura . la nostra complicità era divenuta forte poichè si era nutrita di tourneè in cui,come la prima volta a Torino ,al centrale, in platea avevamo contato sedici persone. E, poi, qualche tempo dopo , ci eravamo ritrovati coi teatri affollati . non si può raccontare un' amicizia com' è stata la nostra :fatta di giornate chini a scrivere , a inventare , a scherzare . e di passeggiate per Napoli con Massimo che si inventava quelli che lui chiamava i suoi "elogi al paradosso" . Se dovessi scegliere una frase che mi lega a Massimo , ne direi una soltanto che spesso ripeteva sorridando alla fine del nostro lavoro : "Lello , vai a casa contento quà con noi , nessuno è senza famiglia"

Attached Image: LA_SMORFIA.jpg

LA_SMORFIA.jpg

 
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lello20000
view post Posted on 18/1/2007, 13:50     +1   -1




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