| Non sarà una partita come le altre. Non lo è e non lo sarà mai. Napoli Juve è la madre di tutte le partite, è un confronto non solo sportivo ma anche e soprattutto socio culturale. Gli occhi di tutto il Mondo saranno per una sera rivolti al San Paolo per capire se la nave di Mazzarri affonderà o di prepotenza risponderà presente alla chiamata decisiva.
La Juventus sta proseguendo l’ottimo lavoro della scorsa stagione che li ha poi portati a vincere lo scudetto. La società sul mercato ha piazzato colpi importanti, soprattutto nella zona nevralgica del campo, con gli innesti di Asamoah e soprattutto Pogba. Il francesino, ex United, gioca con personalità da veterano al fianco od in sostituzione del monumento Pirlo. In avanti manca sempre la punta capace dei 20 gol . Una mancanza sopperita dal grande gioco espresso dalla Vecchia Signora, una ditta del gol che manda in rete puntualmente anche i difensori. I bianconeri rispetto alla passata stagione, finita senza sconfitte, hanno sul groppone già 4 stop, ma in compenso meno pareggi e più punti in classifica, 58 anziché 53. La Champions si fa sentire, soprattutto dal punto di vista mentale, come si è appurato nella sconfitta con la Roma. La gara con il Napoli arriva proprio prima del ritorno con il Celtic, ed anche se la pratica sembra archiviata, è inevitabile non pensarci. Conte deve scegliere se schierare o meno Chiellini, al rientro domenica con il Siena, ma che non sembra nella condizione giusta per affrontare un big match. Il suo posto potrebbe essere preso da Peluso, visto che Caceres non si allena da una settimana. L’ultimo dubbio è chi tra Matri e Giovinco affiancherà Vucinic in avanti.
Questa la probabile formazione della Juventus: modulo 3-5-2
Buffon; Barzagli, Bonucci, Peluso; Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Marchisio, Asamoah; Matri, Vucinic.
L’avvicinamento alla partita tanto attesa non è stato dei migliori. Il Napoli ha perso la via del gol e della vittoria. L’ultimo successo risale al 2-0 inflitto al Catania datato 2 Febbraio, un mese fa. L’ultimo gol è quello di Campagnaro contro la Lazio la giornata successiva. Su questi dati pesano poi le due pesanti sconfitte in Europa League con il Viktoria Plzena, capace di infilzare De Sanctis per ben cinque volte. Non parliamo certo di crisi, perchè gli azzurri vengono da 9 risultati utili di fila. Certo il campanello d’allarme è suonato. Rimbomba se parliamo dell’astinenza di Cavani. Il Matador si è fermato al decisivo gol col Parma. Sfortuna e poca lucidità hanno condizionato le ultime gare dell’uruguagio. E quindi serve la svolta nella gara più difficile, dove però gli stimoli nascono spontanei e fatichi a trattenerli. Finalmente il prato del San Paolo sarà all’altezza, ed un altri handicap è stato tolto, confidando in una designazione arbitrale che fughi ogni dubbio. Spetterà a Mazzarri ed ai suoi ragazzi. E sulla formazione qualche dubbio c’è: la coppia di esterni da utilizzare, e la spalla di Cavani. Armero pare in continua ascesa, ma Zuniga è il titolare dell’out sinistro. Mesto sta dando garanzie, Maggio è il più fresco di tutti. Probabile che giochino i titolarissimi Zuniga e Maggio. Come probabile che Pandev vinca il ballottaggio con Insigne.
Questa la probabile formazione del Napoli: modulo 3-4-1-2
De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Britos; Maggio, Behrami, Inler, Zuniga; Hamsik; Pandev, Cavani.
E venne dunque il giorno di Napoli Juve. Se i bianconeri, paradossalmente, possono giocare su tre risultati, agli azzurri non resta che un ‘unica strada da percorrere: VINCERE!!!
FORZA NAPOLI!!!
A Cura di Giodamore
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