Cesaro: «Napoli ripartirà da Legadue»
Date: 30.03.2011 - 17:39
Author: leuconoe
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Basket L’annuncio del presidente: siamo pronti per trasferirci, la crescita del nostro club passa per questo tipo di operazione
La distanza tra Sant'Antimo e Napoli si accorcia. Quei trenta minuti di auto che la dividono dal capoluogo oggi sembrano un'inezia, almeno a livello cestistico. L'operazione-trasferimento del club di Aniello Cesaro al Palabarbuto, che restituirebbe alla città il basket maschile, appare sempre più concreta. Un progetto di cui si parla da tempo ma che per vari motivi non è stato possibile portare avanti concretamente. Già prima dell'avvento della Sebastiani di Papalia, la società di Cesaro era data come possibile erede del Basket Napoli di Maione, ma si trattava solo di fantabasket. Ora invece lo scenario è cambiato radicalmente, l’assenza della pallacanestro napoletana dopo l'ultimo tracollo targato Npn, è sempre più dolorosa. E Sant'Antimo si avvicina. Negli ultimi tempi ci sono stati anche contatti con Gianni Lettieri, candidato a sindaco di Napoli, sportivo praticante e appassionato di basket. La conferma dell’interesse per il rilancio del basket partenopeo arriva dalle parole, sia pur misurate, del patron Cesaro: «Oggi l’idea di Napoli è molto più concreta anche se da parte mia ci sarebbe il tormento di lasciare Sant'Antimo, cui sono legatissimo e dove ho costruito questa realtà sportiva con anni di impegno e sacrificio. Ma bisogna anche essere realisti. In caso di promozione in Legadue è ovvio che Napoli sarebbe addirittura una scelta fisiologica, oltre che una sede prestigiosa e importante. La crescita del nostro club, in A di sviluppo o in Legadue, passa ovviamente per un'operazione di questo tipo anche se ci sarebbe il sacrificio dei nostri tifosi che ci seguono da anni». Un progetto che in ogni caso prevede la gestione del Palabarbuto e soprattutto la ricostruzione del Mario Argento, un obiettivo importante cui Aniello Cesaro punta come imprenditore e che già in passato aveva indicato tra le priorità, con la costruzione di una cittadella dello sport in viale Giochi del Mediterraneo. «Aspettiamo il finale di campionato e il nostro risultato sul campo, prima di parlare in modo definitivo - conclude Cesaro -, la Legadue però deve essere conquistata sul campo, titoli sportivi non ne compro. Preferisco fare un A di sviluppo di vertice per salire subito». Il trasferimento è sposato al 100% anche dall'attuale assessore allo Sport, Alfredo Ponticelli: «Sarei disponibilissimo a questa soluzione, la priorità assoluta è per il ritorno della pallacanestro di vertice a Napoli, al di là del colore politico. Il Palabarbuto è aperto per Sant'Antimo», commenta Ponticelli. E anche il presidente Fip Campania, Manfredo Fucile, che in tempi non sospetti (nel 2009) faceva il tipo per questa operazione, conferma: «Se Cesaro vuol venire io sono felice perché dopo le recenti vicissitudini c'è bisogno di un progetto forte, stabile e duraturo. Finora il presidente era rimasto alla finestra ma se ora vuol fare il passo, saremmo pazzi a dire che non è una buona idea». Intanto proseguono le iniziative dello speaker radiofonico Salvatore Calise (la B dilettanti attraverso sottoscrizione popolare con il gruppo dirigenziale ex Npn) e Pontano (wild card per la A di sviluppo da chiedere alla Fip). Oggi Sant'Antimo è quarta e per la rivoluzione dei campionati ha già in tasca la Lega di sviluppo che era riservata alle prime sei. Intanto se conserverà l'attuale posizione in classifica giocherà anche i playoff per la promozione in Legadue. Il calendario non è agevole, nelle ultime tre giornate la squadra di Manuel Scotto ha due trasferte molto dure (Latina e Matera) e la capolista Trapani in casa. Servono due vittorie per essere certi di agguantare le sfide-promozione dove Sant'Antimo sarebbe la mina vagante.
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