| Guardando un po' in giro, volevo capire il significato della parola Brigante, visto che e la parola la quale si descrive il Meridionale che tra il 1861 e il 1871 opponeva resistenza all' invasore che ci colonizzo', le stesse cose che hanno fatto i partigiani nella SECONDA GUERRA MONDIALE!!! esatto Partigiani, e non Briganti...
Quindi se il 25 aprile si ricordano i partigiani caduti...nella seconda guerra mondiale, allora io ricordo i Partigiani e non Briganti che sono caduti per difendere un regno e una civilta' Brillante ed istruita oltre che appunto Civile-civilta'...
questo e il significato della parola Brigante che ho trovato su qikipedia:
Brigante Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. Vai a: Navigazione, cerca La banda del brigante Agostino Sacchitiello di Bisaccia, uno dei più fidati luogotenenti di Carmine Crocco. Foto del 1862.
Il brigante è inteso, genericamente, come bandito, persona la cui attività è fuorilegge. Spesso sono stati definiti briganti, in senso dispregiativo, combattenti e rivoltosi in determinate situazioni sociali e politiche: in particolare briganti furono i personaggi che si opposero con le armi all'instaurazione della monarchia sabauda nel Regno delle due Sicilie. Occorre distinguere quei briganti in qualche modo politicizzati, dai briganti che furono dei delinquenti puri, non legati a ideologie, come i briganti romagnoli, tra i quali il più conosciuto è il "Passatore".
questa invece e il significato della parola Partigiano:
Un partigiano è un combattente armato che non appartiene ad un esercito regolare ma ad un movimento di resistenza e che solitamente si organizza in bande, per fronteggiare uno o più eserciti regolari, ingaggiando una guerra "asimmetrica".
Letteralmente significa "di parte", ovvero persona schierata con una delle parti in causa. In Italia, con il termine "partigiano" ci si riferisce ai protagonisti della Resistenza durante la Seconda guerra mondiale.
Per "lotta partigiana" si intende una guerra di difesa contro un'occupazione militare, la conquista o la colonizzazione di un territorio delimitato. Tale forma di conflitto è sancita come lecita anche dalla XX Assemblea Generale dell'ONU (1965) laddove dichiara "la legittimità della lotta da parte dei popoli sotto oppressione coloniale, per esercitare il loro diritto all'autodeterminazione e all'indipendenza", invitando "tutti gli Stati a fornire assistenza morale e materiale ai movimenti di liberazione nazionale nei territori coloniali".
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