Cari amici, pubblico questo miniréportage su Venafro con una decina di giorni di ritardo per ovvie ragioni di priorità familiari. Spero che lo gradirete comunque.
Ho fatto una passeggiatina serale nella cittadina molisana di origini sannite accompagnata da care amiche che, per l’occasione hanno addirittura ingaggiato una guida proprio per me!!!
In realtà si tratta di un loro caro amico di nome Pasquale, che saluto, il quale ha corredato il tour di abbondanti spiegazioni. Grazie a tutte queste persone ho scoperto degli scorci niente male… Giudicate voi…
Tanto per cominciare Venafro è stato il SET del fil di Totò “La legge è legge” con Fernandel. Tra questi due alberi era collocato l’immaginario confine tra l’Italia e la Francia
Questa è la porta della locanda, nella realtà una stalla.
Una delle torri di avvistamento
Una lapide che ricorda una tremenda epidemia dell’anno 1503
Come era d’uso nel tardo antico, molti monumenti romani furono smantellati anche a Venafro e le loro pietre utilizzate, spesso anche alla rinfusa, per costruire altri palazzi. Eccone un esempio. N. B. La lapide è stata collocata al contrario
Palazzo Cimorelli che ha ospitato Vittorio Emanuele prima dello storico incontro a Teano
La chiesa dell’Annunziata…
… e l’omonima piazza
Questo mattone che rappresenta uva con un’anfora è parte della facciata della chiesa ed è stato tratto dall’anfiteatro romano smantellato
Scorci…
I Santi Patroni Nicandro, Marciano e Daria
Il Castello Pandone, appartenuto dal 16 secolo agli omonimi conti, è arricchito nel suo interno da dipinti raffiguranti dei cavalli, che il conte allevava.
Un nome un programma
Ancora il castello Pandone
Discese ripide…
La Dimora Del Prete, albergo appartenente alla omonima famiglia notabile di Venafro
La chiesa del Cristo, dirimpettaia della Dimora Del Prete
E per concludere in bellezza, questo è il balcone della casa di Totò nel film “La legge è legge”
Sperando sia stato di vostro gradimento arrivederci ai prossimi réportages