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SALVIO, Eduardo Antonio

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stenoo
view post Posted on 28/11/2008, 20:41     +1   -1




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Cognome: Salvio
Nome: Eduardo Antonio
Soprannome: Totò
Numero di maglia: 14
Ruolo: attaccante
Posizione: sinistra centrale destra
Piede di calcio: ambidestro
Nazionalità: Argentina
Nato il: 13/05/1990
Città: Avellaneda
Altezza: 173 cm
Peso forma: 69 Kg
Società di appartenenza: Lanus
Scadenza di contratto: ???





CITAZIONE
Per anni siamo stati abituati a sentir parlare di nuovi Maradona provenienti dall’Argentina. I tempi cambiano, e anche i paragoni. Eduardo Salvio è la nuova “joyita” del futbol albicleste, ed è già stato ribattezzato il nuovo Lavezzi. Scopriamo insieme chi è il pibe che sta stregando mezza Europa.

Eduardo Antonio Salvio, soprannominato Toto, nasce il 13 Maggio 1990 in un barrio della capitale argentina calcisticamente storico, dato che ospita due delle più gloriose squadre del Sudamerica: Independiente e Racing, che da sempre accendono una storica rivalità in quel di Avellaneda.

In sostanza l’ombelico del mondo calcistico, un posto dove chi ha qualità viene subito notato dagli occhi esperti dei mille cacciatori di talenti, che ogni giorno affollano i tantissimi campetti polverosi disseminati in tutto lo stato federale. I primi passi Eduardo li muove nel piccolo club “Papi” di Sarmiento de Entre Vias e nel 2003 diventa la stella assoluta del “Villa Ideal”, dove incrocia più volte il talento dell’Independiente Patricio “el pato” Rodriguez. Il Lanus, squadra storicamente attenta e premurosa nel coltivare giovani perle, non si fa scappare l’occasione e incorpora nelle sue giovanili il velocissimo attaccante. Da lì in poi per Eduardo inizia una rapida ascesa verso il tanto sognato debutto in Primera Divisiòn.

Una tappa importante per la sua crescita è stata senza dubbio la partecipazione al Torneo Sudamericano Under 17, giocatosi in Ecuador a Marzo del 2007. Toto non sarebbe nemmeno dovuto partire titolare, ma gli infortuni occorsi a Federico Laurito (già dell’Udinese, ora in prestito al Livorno) e all’esterno del River Plate Gustavo Bou gli spalancano le porte dell’undici iniziale. Eduardo sa che non può farsi scappare quest’occasione e la sfrutta a pieno. I riflettori a fine torneo sono tutti per il verdeoro Lulinha (in seguito non più pervenuto) e per il peruviano Reimond Manco, ma l’impressione destata da Salvio è notevole: è lui con i suoi tre gol e con giocate strappa applausi a portare l’Argentina sul gradino più basso del podio, alle spalle di Brasile e Colombia.

Il gol messo a segno contro l’Ecuador è stato probabilmente il più bello dell’intera competizione: partito dalla trequarti a testa bassa come il Pocho Lavezzi dribbla i primi due avversari, una volta entrato in area ne fa fuori altri due e con un colpo sotto scavalca il portiere mettendo in rete. Golazo e ciao ciao Ecuador.

Passano un anno e pochi mesi dalla competizione continentale al suo esordio in Primera Divisiòn, 20 minuti alla Bombonera contro il Boca Juniors (squadra di cui Salvio è tifoso). Un mese dopo la maglia granata numero 14 è già nella formazione iniziale. Contro l’Independiente sarà lui l’hombre del partido, nonostante non entri nelle azioni decisive del match. Migliore in campo lo sarà anche la giornata successiva contro l’Argentinos Juniors, quando spariglia le carte sul manto verde dell’estadio Diaz Perez: una doppietta da rimarcare in grassetto, anche perché cesellata da numerosi preziosismi lungo tutto l’arco dei 90 minuti. Lo stesso Salvio rimane incredulo della sua prestazione: “Se dopo il 2-0 all’Independiente ho faticato a dormire, chissà ora”.

Nonostante l’idolo di Eduardo sia Juan Roman Riquelme, le caratteristiche di gioco che lo accomunano a Ezequiel Lavezzi sono impressionanti. 171 cm per 74 kg, Salvio è un esterno offensivo che si trova a meraviglia in un 4-3-3, ma può giostrare anche da seconda punta, proprio come il Pocho sta facendo nel Napoli. Rapidissimo sia nell’attaccare gli spazi che palla al piede, riesce a scaricare sul campo di gioco tutta la sua potenza. E proprio come il numero 7 partenopeo, nonostante la statura limitata, sa farsi rispettare quando c’è bisogno di farsi sentire nel contatto fisico: più di una volta lo si è visto tenere a bada avversari apparentemente più piazzati. Capacità questa di proteggere palla, apprezzatissima in Europa e che spesso è stata il tallone d’Achille di molti talenti sudamericani.

Ma Salvio non è solo velocità e aggressività, dato che è in possesso di un bagaglio tecnico di primo livello (vedere il sublime tunnel contro l’Argentinos per credere) e di una innata capacità nel mettere di fronte alla porta i propri compagni di squadra. Da non sottovalutare nemmeno la sua vena realizzativa: Toto è stato il miglior marcatore della “sexta categoria” del Lanus con otto reti, ha messo a segno tre centri in sette presenze con l’Under 17 e anche in prima squadra sta mantenendo la stessa media: tre gol su sei presenze (di cui solo tre da titolare).
Ci troviamo di fronte quindi ad un giocatore molto completo, che una volta raggiunta la piena maturazione calcistica e caratteriale siamo certi possa diventare una stella di livello mondiale. Probabilmente lo pensano anche i Direttori Sportivi di molte squadre europee, se è vero che Juventus, Milan, Genoa, Napoli, Siviglia e Barcellona hanno già mandato propri osservatori a Buenos Aires per visionarlo da vicino.

Per Salvio la prossima vetrina sarà quella del Sudamericano Under 20, che si disputerà il prossimo Gennaio in Perù. Sarà lui a dover far la differenza per la nazionale Argentina insieme ai vari Zuculini, Bou, Cristaldo e Meza, ma di loro parleremo un’altra volta…

Fonte: Recontragolazo.com

 
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Rob10
view post Posted on 28/11/2008, 22:21     +1   -1




In effetti nelle movenze dei dribbling da la sensazione di deja vu, ricorda molto da vicino il nostro Lavezzi. io però ci andrei cauto, molti hanno avuto il coraggio di dire che diventerà anche più forte del Pocho, nonostante stia giocando da poco come titolare. Forse rispetto a Lavezzi è leggermente più lucido a tu per tu col portiere, ma in quanto a velocita sta molto indietro...
 
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view post Posted on 28/11/2008, 23:24     +1   -1
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Dio dammi la forza

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mi piace!!!!
 
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view post Posted on 2/12/2008, 18:27     +1   -1
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è innamorato di cristiano ronaldo :D
 
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giodamore
view post Posted on 3/12/2008, 09:39     +1   -1




mah è forte ma non quanto lavezzi,forse più presente in zona gol ma deve maturare e poi si vedrà cmq un talento
 
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view post Posted on 3/12/2008, 19:12     +1   -1
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lo vuole pure la Roma..... Ma secondo me a noi non serve. Magari in caso di champions o di cambio modulo ma adesso nn è cosa. Ma diego Valeri che fin ha fatt?
 
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stenoo
view post Posted on 4/12/2008, 01:02     +1   -1




a noi ci serve un talento che venga senza nulla a pretendere perchè adda fa a panchina a lavezzi... difficilmente viene qualcuno già affermato a fare la panchina, a meno che nn andiamo in champions
 
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Rob10
view post Posted on 17/12/2008, 13:38     +1   -1




CITAZIONE
Lanus, Salvio: "Il Napoli mi segue"
17.12.2008 12.34 di Andrea Losapio articolo letto 1169 volte
Fonte: Francesco Caputo per Tuttonapoli.net
Intervista esclusiva per TuttoNapoli.net con "El Toto" Eduardo Salvio, giovane attaccante diciotenne del Lanus. Il talento argentino è nel mirino di diversi club: in Italia è seguito da Inter, Napoli e Juventus.

Di te si parla un gran bene, stai facendo ottime cose con la maglia del Lanus. Puoi descriverci meglio le tue caratteristiche?
"Grazie. Sono ancora molto giovane e ho molto da imparare. Le mie migliori caratteristiche sono sicuramente la velocità palla al piede e la potenza".

Qual è il tuo idolo?
"Sicuramente Juan Roman Riquelme e Cristiano Ronaldo. Del primo mi piace la capacità di amministrare e organizzare il gioco, mentre di Cristiano Ronaldo mi piace tutto. E' il migliore di tutti".

Ti piacerebbe giocare in Europa?
"Certo, sarebbe un sogno per me. Per adesso penso solo a lavorare per crescere sempre di più".

Diversi club sembrano molto interessati a te. Il tuo agente te ne ha mai parlato?
"Lui mi ha detto che ci sono alcune squadre che mi vogliono, ma bisogna capire quali sono le esigenze del mio club, il Lanus".

Tra le squadre che ti cercano c'è anche il Napoli?
"Sarei orgoglioso di giocare a Napoli. Ho saputo qualcosa, ma per ora non c'è nulla di concreto. Devo rimanere tranquillo e pensare a migliorarmi come calciatore. Spero che il tutto si risolva bene, mi piacerebbe molto giocare nel campionato italiano".

Un giudizio su Lavezzi, Denis e Navarro.
"Il Pocho mi incanta, è un grande calciatore. "El Tanque" Denis è davvero un goleador di razza, mentre Navarro mi piace molto".

Cosa pensi di Diego Armando Maradona ct della Seleccion Argentina?
"Maradona è un simbolo per tutti gli argentini, il più grande. Credo che tutta la popolazione argentina sia orgogliosa nel vedere Diego allenare la Seleccion".

Il tuo sogno nel cassetto?
"Il mio sogno è quello di giocare in Europa e in Nazionale".

Hai detto che il tuo sogno è giocare in Europa... magari con la maglia del Napoli.
"Speriamo. Lo ripeto, sarei orgoglioso di giocare in maglia azzurra".

 
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Rob10
view post Posted on 28/2/2009, 15:15     +1   -1




Fonte: Corriere dello Sport

La benedizione di Diego Maradona, ct dell’Argentina, ha fatto lievitare ancora di più il prezzo del cartellino di Eduardo Salvio, diciotto anni, attaccante esterno del Lanus. «Attualmente è la maggiore promessa del nostro calcio», ha detto l’ex “pibe de oro”, diventato nonno nei giorni scorsi di Benjamin (3 chili e 600 grammi), figlio di Giannina Maradona e Sergio Aguero, stella dell’Atletico Madrid. Salvio vale un assegno in bianco, così la pensa il presidente del Lanus, Alejandro Gustavo Maron. Ha già una lunga lista di estimatori: Barcellona, Juventus, Real Madrid, Inter, Roma, Napoli e Siviglia l’hanno fatto seguire anche durante il recente Sudamericano Under 20 che si è svolto in Venezuela.

GIOCATORE AGILE - Potenza e velocità: ecco le sue doti, abbinate a una tecnica pregevole. E’ piccolo di statura (un metro e 71 per 74 chili) ma ha una struttura atletica e una muscolatura che gli permettono di reggere il confronto con i difensori più rudi e massicci. Nel Sudamericano di categoria ha realizzato quattro gol (al Venezuela, al Perù, alla Colombia e all’Uruguay). E’ stato il miglior cannoniere della nazionale argentina guidata da Sergio Batista, ex scudiero di Maradona ai Mondiali vinti da Carlos Bilardo nel 1986 in Messico. Nei cambi di direzione può diventare un incubo per chi deve marcarlo. Ha accelerazioni che disorientano. In due anni il suo nome ha preso quota.

LA STORIA - Nel 2007, durante il Sudamericano Under 17 in Ecuador, si era messo in evidenza segnando tre gol e trascinando l’Argentina al terzo posto dietro il Brasile e la Colombia. In quell’occasione era partito nel blocco delle riserve, diventato poi titolare grazie all’infortunio di Gustavo Bou (che gioca attualmente nel River Plate). Il selezionatore era Muguel Angel Tojo. Facevano parte di quel gruppo anche il difensore Fernando Meza (San Lorenzo), il centrocampista Franco Zuculini (Racing Avellaneda) e l’attaccante Nicolas Mazzola (Independiente): tutti elementi che sono nei piani dei grandi club europei.

ESORDIO IN ARGENTINA - Nato il 13 maggio 1990 ad Avellaneda, Salvio ha cominciato a giocare nei pulcini del Papi, società dilettantistica di Sarmiento de Entre Vias. Poi, nel 2003, è stato tesserato dal Vila Ideal. Il Lanus l’ha visto all’opera nel corso di un provino e l’ha preso superando la concorrenza dell’Independiente e del Racing. Una scelta avvalorata subito dai grandi colpi mostrati da Salvio nel 2005 al Sudamericano Under 15. Può fare l’attaccante esterno in un 4-3-3, partendo largo sulla fascia destra, oppure può muoversi da seconda punta. Insieme con il centrocampista Diego Valeri (22) e il fantasista Sebastian Marcelo Blanco (20) è uno dei pezzi pregiati del Lanus. A farlo debuttare in Primera Division, contro il Boca Juniors, il 24 agosto 2008, è stato l’allenatore Luis Zubeldia, ventotto anni, costretto a ritirarsi giovanissimo per un problema al ginocchio: Salvio è entrato a 19’ dalla fine del secondo tempo al posto di Adrian Peralta.

CAMPIONE INAMOVIBILE - Da quel momento in poi, nel Torneo Apertura, Salvio è partito solo un’altra volta dalla panchina, in occasione del pareggio (0-0) con l’Huracan. Con una serie di prestazioni da applausi è diventato una pedina fondamentale. Quattordici presenze e quattro gol nella stagione dell’esordio: il 4 ottobre 2008 ha firmato una doppietta contro l’Argentinos Juniors, lasciando il segno anche nelle sfide con il Godoy Cruz e il San Lorenzo. Salvio, che tutti chiamano Toto da quando era bambino, sta continuando a dare spettacolo anche nel Torneo Clausura. Il 22 febbraio, allo stadio “La Fortaleza”, ha mandato allo sbaraglio il Boca Juniors di Carlos Ischia, ex assistente di Carlitos Bianchi durante la breve avventura sulla panchina della Roma. Salvio ha deciso la partita: l’attaccante del Lanus, dopo tre minuti, ha bruciato sul tempo il difensore Ibarra del Boca Juniors. Cross di Gonzalez e tiro al volo di destro all’altezza dell’area piccola, con il pallone che si è spento all’angolino basso della porta di Roberto Abbondanzieri. Una gemma, quella contro il Boca (privo dell’infortunato Juan Riquelme), che ha rafforzato la sua candidatura per un’imminente convocazione nella nazionale di Diego Maradona. In attesa della chiamata, Salvio si diverte con il Lanus, a quota sei in classifica dopo tre giornate di campionato. La squadra di Zubeldia ha un punto di distacco dal quartetto di testa composto dal Newell’s Old Boys di Sensini, dal River Plate di Gorosito, dal Colon e dal Godoy Cruz. Stefano Chioffi

 
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view post Posted on 4/3/2009, 16:46     +1   -1
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Ha segnato nuovamente Salvio.
 
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stenoo
view post Posted on 4/3/2009, 23:22     +1   -1




sta facendo sfracelli, e segna più di lavezzi...
 
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giodamore
view post Posted on 5/3/2009, 10:23     +1   -1




se continua così resta questi altri 3 mesi in argentina e poi si aprirà l'asta per accaparrarselo.
 
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stenoo
view post Posted on 5/3/2009, 13:14     +1   -1




credo che a quest'asta il napoli non parteciperà, a meno che non venga ceduto lavezzi, improbabile
 
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giodamore
view post Posted on 6/3/2009, 10:48     +1   -1




ma l'acquisto di salvio non implica per forza la cessione di lavezzi,si potrebbe giocare con il tridente e salvio non è un tipo che non torna a dare una mano in difesa.
 
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stenoo
view post Posted on 6/3/2009, 12:21     +1   -1




lavezzi non torna, salvio non lo so

cmq dandogli compiti difensivi perderebbo molto in pericolosità offensiva

una cosa è certa nessuno dei due accetterebbe la panchina
 
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17 replies since 28/11/2008, 20:41   156 views
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