| Fonte: Corriere dello Sport
La benedizione di Diego Maradona, ct dell’Argentina, ha fatto lievitare ancora di più il prezzo del cartellino di Eduardo Salvio, diciotto anni, attaccante esterno del Lanus. «Attualmente è la maggiore promessa del nostro calcio», ha detto l’ex “pibe de oro”, diventato nonno nei giorni scorsi di Benjamin (3 chili e 600 grammi), figlio di Giannina Maradona e Sergio Aguero, stella dell’Atletico Madrid. Salvio vale un assegno in bianco, così la pensa il presidente del Lanus, Alejandro Gustavo Maron. Ha già una lunga lista di estimatori: Barcellona, Juventus, Real Madrid, Inter, Roma, Napoli e Siviglia l’hanno fatto seguire anche durante il recente Sudamericano Under 20 che si è svolto in Venezuela.
GIOCATORE AGILE - Potenza e velocità: ecco le sue doti, abbinate a una tecnica pregevole. E’ piccolo di statura (un metro e 71 per 74 chili) ma ha una struttura atletica e una muscolatura che gli permettono di reggere il confronto con i difensori più rudi e massicci. Nel Sudamericano di categoria ha realizzato quattro gol (al Venezuela, al Perù, alla Colombia e all’Uruguay). E’ stato il miglior cannoniere della nazionale argentina guidata da Sergio Batista, ex scudiero di Maradona ai Mondiali vinti da Carlos Bilardo nel 1986 in Messico. Nei cambi di direzione può diventare un incubo per chi deve marcarlo. Ha accelerazioni che disorientano. In due anni il suo nome ha preso quota.
LA STORIA - Nel 2007, durante il Sudamericano Under 17 in Ecuador, si era messo in evidenza segnando tre gol e trascinando l’Argentina al terzo posto dietro il Brasile e la Colombia. In quell’occasione era partito nel blocco delle riserve, diventato poi titolare grazie all’infortunio di Gustavo Bou (che gioca attualmente nel River Plate). Il selezionatore era Muguel Angel Tojo. Facevano parte di quel gruppo anche il difensore Fernando Meza (San Lorenzo), il centrocampista Franco Zuculini (Racing Avellaneda) e l’attaccante Nicolas Mazzola (Independiente): tutti elementi che sono nei piani dei grandi club europei.
ESORDIO IN ARGENTINA - Nato il 13 maggio 1990 ad Avellaneda, Salvio ha cominciato a giocare nei pulcini del Papi, società dilettantistica di Sarmiento de Entre Vias. Poi, nel 2003, è stato tesserato dal Vila Ideal. Il Lanus l’ha visto all’opera nel corso di un provino e l’ha preso superando la concorrenza dell’Independiente e del Racing. Una scelta avvalorata subito dai grandi colpi mostrati da Salvio nel 2005 al Sudamericano Under 15. Può fare l’attaccante esterno in un 4-3-3, partendo largo sulla fascia destra, oppure può muoversi da seconda punta. Insieme con il centrocampista Diego Valeri (22) e il fantasista Sebastian Marcelo Blanco (20) è uno dei pezzi pregiati del Lanus. A farlo debuttare in Primera Division, contro il Boca Juniors, il 24 agosto 2008, è stato l’allenatore Luis Zubeldia, ventotto anni, costretto a ritirarsi giovanissimo per un problema al ginocchio: Salvio è entrato a 19’ dalla fine del secondo tempo al posto di Adrian Peralta.
CAMPIONE INAMOVIBILE - Da quel momento in poi, nel Torneo Apertura, Salvio è partito solo un’altra volta dalla panchina, in occasione del pareggio (0-0) con l’Huracan. Con una serie di prestazioni da applausi è diventato una pedina fondamentale. Quattordici presenze e quattro gol nella stagione dell’esordio: il 4 ottobre 2008 ha firmato una doppietta contro l’Argentinos Juniors, lasciando il segno anche nelle sfide con il Godoy Cruz e il San Lorenzo. Salvio, che tutti chiamano Toto da quando era bambino, sta continuando a dare spettacolo anche nel Torneo Clausura. Il 22 febbraio, allo stadio “La Fortaleza”, ha mandato allo sbaraglio il Boca Juniors di Carlos Ischia, ex assistente di Carlitos Bianchi durante la breve avventura sulla panchina della Roma. Salvio ha deciso la partita: l’attaccante del Lanus, dopo tre minuti, ha bruciato sul tempo il difensore Ibarra del Boca Juniors. Cross di Gonzalez e tiro al volo di destro all’altezza dell’area piccola, con il pallone che si è spento all’angolino basso della porta di Roberto Abbondanzieri. Una gemma, quella contro il Boca (privo dell’infortunato Juan Riquelme), che ha rafforzato la sua candidatura per un’imminente convocazione nella nazionale di Diego Maradona. In attesa della chiamata, Salvio si diverte con il Lanus, a quota sei in classifica dopo tre giornate di campionato. La squadra di Zubeldia ha un punto di distacco dal quartetto di testa composto dal Newell’s Old Boys di Sensini, dal River Plate di Gorosito, dal Colon e dal Godoy Cruz. Stefano Chioffi
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