X Factor

Se il tema della terza puntata sono stati gli anni '80, quello della quarta lo si potrebbe individuare, a posteriori, nella piattezza: non un'esibizione che abbia davvero spaccato rispetto alle altre, non un ospite veramente convincente, non una crisi isterica o un litigio fra giudici, nemmeno piccolo piccolo...


Per quanto riguarda le canzoni - meglio, le performance - dei ragazzi, la serata è stata aperta da Ornella, con One degli U2. Segue Francesca - cui la regia fa partire la base sbagliata - con The boy does nothing di Alesha Dixon. Le Yavanna, che stanno crescendo di puntata in puntata, fanno ascoltare una bellissima Aria di Gianna Nannini, mentre la new entry Mario si cimenta con La crisi dei Bluvertigo. Il bel tenebroso, Damiano, chiude la prima manche con un'azzeccata Redemption Song di Bob Marley. Il pubblico decide che ad andare in ballottaggio sia Ornella.
La seconda parte della gara viene aperta da Marco con una divertente Psycho Killer dei Talking Heads. Segue Sofia con L'anno che verrà di Lucio Dalla, ma non mantiene la promessa di renderla molto "intima". E difatti sarà lei a finire al ballottaggio. Chiara, sempre all'altezza della sitazione, esegue una Perdere l'amore di Massimo Ranieri completamente svuotata di virtuosismi e acuti, ma non per questo meno interessante. I Luana Biz si perdono un po' per strada mentre cantano I don’t feel like dancing degli Scissor Sisters, ed è un vero peccato, perché avendoli sentiti in prova sembrava davvero potessero fare una buonissima prova. Infine Silver chiude la manche e la gara con una Svalutation di Adriano Celentano forse un po' ruffiana ma eseguita elegantemente.


Tra Ornella e Sofia i giudici scelgono di salvare quest'ultima, non foss'altro per il fatto che Morgan, con 5 concorrenti, può permettersi di sacrificarne uno senza troppi rimpianti, mentre per le altre due squadre la perdita di un altro elemento costituisce una vera e propria emorragia.

Unici ospiti in studio i Tokio Hotel che cantano rigorosamente in playback la loro Automatic (a proposito: ma a Bill chi glieli sceglie i vestiti? Quella giacca con le maniche a pelo lungo era francamente inguardabile...). Il collegamento con l'ultimo concerto in carriera per i Pooh dal Forum di Assago si rivela abbastanza superfluo, almeno quanto la presenza di Claudio Cecchetto fra i giudici per una parte della gara, ma lui, ormai, lo chiamano in giuria per qualsiasi cosa, dal Treno dei desideri a Miss Italia, quindi perche proprio a X Factor no?


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"Ma che noia, che noia stare in mezzo a queste 2 megere!! Simona, torna!" Ecco, ad un certo punto Morgan non ce l'ha fatta più e quando, nel corso della 5a puntata, gli hanno eliminato uno dei suoi concorrenti preferiti - il dark Mario, che ha perso al ballottaggio con Sofia - l'eclettico musicista-giudice di X Factor ha ingaggiato un'accesa polemica con Mara Maionchi, sfociata in qualche epiteto di troppo. D'altra parte se Morgan ha forse esagerato con le parole è anche vero che la Ventura è rimpianta da più di qualcuno in un'edizione in cui l'ironia e il divertissement puro continuano a latitare.


Ma passiamo alla gara, premettendo che ormai comincia a essere davvero tangibile il lavoro fatto da quasi un mese e mezzo su tutti i ragazzi dai loro mentori e coach: il livello medio di tutte le performance, infatti, si è notevolmente alzato rendendo sempre più difficile la scelta dei concorrenti da mandare all'eliminazione.
Apre la serata Sofia con una This is the Life di Amy McDonald molto... dinamica. Segue Silver, con il Finardi d'annata di Non è nel cuore; quindi è la volta delle Yavanna con una convincente Smells like Teen Spirit dei Nirvana. Chiude la prima manche Marco con la straordinaria My Baby Just Cares for Me di Nina Simone. Mario apre la seconda parte della gara con Hello I love you dei Doors; poi è il turno dei Luana Biz e delle loro Futura, da Lucio Dalla. Francesca tenta la carta della seduzione con Morgan mentre canta Città vuota di Mina ma è quando arriva Chiara, che canta Indaco dagli occhi del cielo di Zucchero, che si ha l'esatta percezione di cosa sia una bella voce ed un'esibizione emozionante, ai limiti del sublime (come dice giustamente la Mori). Conclude Damiano, ancora una volta con un brano d'autore, ovvero Che Cos’è l’amor di Vinicio Capossela.


Essendo puntata dispari, c'è l'ingresso di un nuovo concorrente e la prescelta è Cristiana, categoria 16-24 che va così a rimpiazzare la perdita appena subita da Morgan. La ragazza è brava, con una voce potente; forse un po' timida, ma questa esperienza potrà sicuramente aiutarla. Intanto incassa i complimenti di tutti, incluso Mika, superospite internazionale della puntata che ha affiancato i 3 giudici nostrani nella selezione della new entry.

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Parafrasando il poeta si potrebbe dire che il pubblico di X Factor ha delle ragioni che la ragione non conosce, altrimenti come spiegare l'ultimo ballottaggio tra due elementi oggettivamente validi, perlomeno quanto a presenza scenica, come le Yavanna e Damiano (con la conseguente eliminazione di quest'ultimo), a vantaggio della permanenza di personaggi di gran lunga meno brillanti come Sofia? E se mai avremmo pensato di dare ragione a Claudia Mori, che più volte ha messo in dubbio le scelte del “popolo” con motivazioni non sempre condivisibili, questa volta è proprio impossibile darle torto.



Ma veniamo alla gara. Innanzitutto qualche numero: 8a puntata su 13, 7 cantanti in gara, 2 manche di cui una “classica” e una a-cappella: ormai si è al tutti contro tutti per aggiudicarsi la vittoria del talent show di Raidue con il suo contratto discografico da svariate centinaia di migliaia di euro e – novità di quest'anno – l'automatica partecipazione al festival di Sanremo.



Apre Sofia con If it makes you happy di Sheryl Crow, senza infamia e senza lode. A seguire Marco (con la giacca di Morgan!) che canta per la prima volta in italiano. E fa un figurone con la sua versione di Insieme a te sto bene di Mogol-Battisti. E' poi il turno di Damiano che con la benedizione (telefonica) di Zucchero in persona canta Il volo. Alle Yavanna è stata assegnata E' tutto un attimo di Anna Oxa, mentre Chiara – ancora una volta bravissima – porta il suo tutor Morgan alle lacrime con la struggente e intensa E non finisce mica il cielo di Mia Martini. La new entry Giuliano (la cui timbrica “ricorda Louis Armstrong”, e scusate se è poco...) propone una convincente Back to black di Amy Winehouse. Chiude Silver (anche lui con la giacca di Morgan!) con Le cose in comune di Daniele Silvestri. Al termine della prima manche finiscono in ballottaggio le Yavanna.



Seconda parte della gara, “per voce sola”. I cantanti si esibiscono in ordine inverso alla manche precedente quindi inizia Silver con Fatti mandare dalla mamma di Gianni Morandi (del quale si candida a degno successore). Giuliano propone – coraggiosamente – L'emozione non ha voce di Adriano Celentano, mentre Chiara conferma maturità e gusto musicale con la sua versione di Io che amo solo te di Sergio Endrigo. Damiano si affida a Piazza Grande di Lucio Dalla, mentre Marco conquista ancora una volta il consenso di tutti con un'asciutta versione de L'appuntamento di Ornella Vanoni. A terminare la gara è Sofia con nientedimenoche... Goldrake! Coraggiosa o oltraggiosa? Il pubblico in tutti i casi la salva, condannando al secondo ballottaggio il suo compagno di squadra, Damiano.



A far da ago della bilancia, manco a dirlo, è di nuovo Morgan, supportato dall'ex moglie Asia Argento in versione sorridente nonché avvenente, e molto complice del giudice. Ma per Damiano è già il terzo ballottaggio consecutivo sicché l'estroso musicista-giudice non ha troppe difficoltà, nonostante le lacrime di Claudia Mori, a decidere di mandare a casa lui e salvare le Yavanna che restano una delle proposte più interessanti – anche se non di facile appeal – di questa terza edizione del programma. E nella prossima puntata vedremo chi si guadagnerà l'ultimo ingresso in gara.

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E' tutta dedicata al festival dei fiori la 9a puntata di X Factor e, per l'occasione, si tirano fuori i trascorsi sanremesi di giudici e conduttore, con un video-medley che va da Chi non lavora non fa l'amore della Mori a L'assenzio dei Bluvertigo, passando per Era bellissimo di Francesco Facchinetti (allora ancora DJ Francesco), dagli effetti davvero esilaranti. Quindi arriva lei, 'valletta' di lusso di un'edizione del Festival di Sanremo condotta da Bongiorno-Chiambretti: Valeria Marini. Strizzata in un minidress di paillettes rosso fuoco, le labbra ormai sfuggite al controllo del chirurgo estetico, Valeriona come sempre si fa notare. E che dire del suo contributo come 4° giudice? Niente. Meglio tacere.


Per quanto riguarda la gara, ad aprirla è Silver con Non sarà un'avventura di Lucio Battisti, ma la messa in scena, in stile Woodstock, è talmente pasticciata da compromettere anche la qualità canora. Il secondo ad esibirsi è Giuliano con una buona interpretazione de L'immensità di Don Backy (altro artista legato al Clan Celentano...). A seguire le Yavanna e la loro versione di Vacanze Romane dei Matia Bazar, il cui arrangiamento ne ha accentuato il carattere di 'tango elettronico'. E' quindi il turno di Chiara con Le mille bolle blu di Mina, eseguita come (quasi) sempre in modo impeccabile, accompagnata da una coreografia autoironica e divertente. Sofia si cimenta in Nessuno mi può giudicare di Caterina Caselli. Chiude Marco, proponendo la sua Almeno tu nell'universo di Mia Martini che lascia tutti senza fiato. Al ballottaggio finiscono Sofia e – colpo di scena! - Chiara.
I giudici - o meglio Mara Maionchi, la cui scelta è quella decisiva - salvano Chiara (e ci mancava pure altro!!).


Ma le gare della serata non sono finite. Trattandosi, infatti, della 9a puntata, c'è l'ultimo nuovo ingresso di un aspirante pop star. A contenderselo sono Angelo, per la categoria 16-24, Paola per gli over 25 e gli Spencer Wi-Fi per la categoria gruppi. Vince Paola, 34enne, romana, dalla voce potente e versatile che, complice la splendida Hyper-Ballad di Bjork, va a rimpolpare le fila della squadra di Claudia Mori e si porta a casa anche i complimenti entusiasti della giuria, inclusa Natalie Imbruglia, 4° giudice di quella gara.
Ma l'interrogativo che resta alla fine di questa 9a puntata è: che cavolo c'era dentro gli zuccherini alcolici dei Bastardi?

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Il risultato era nell'aria da settimane, ma finalmente, al termine di una puntata lunga in modo esasperante (quasi 4 ore), è diventato ufficiale: è Marco, categoria 16-24, il vincitore della 3a edizione di X Factor. Ancora una volta un cantante di Morgan, che ottiene così l'en plein di vittorie nella pur breve storia di questo talent show: 3 in tre edizioni, in 3 categorie diverse.
Ma allora esiste davvero il Fattore M? Forse. Ma in questo caso M sta non solo per Morgan, ma anche per Marco che è di sicuro un fuoriclasse, dalla potenza vocale accattivante e dalla personalità divertente. E se finora i vincitori del programma non hanno mai vinto nelle classifiche di vendita, Marco potrebbe per la prima volta ribaltare questo trend.

In estrema sintesi la gara e la serata che fra canzoni, videostories, collegamenti e ospiti ha chiuso i battenti intorno all'una.
Tre le manches. Si parte coi duetti. Apre Giuliano con Lucio Dalla e la sua Caruso, molto appropriata per la voce del sassarese. Quindi tocca alle Yavanna con Max Pezzali per una Come mai rinnovata: corale e avvolgente. Per Marco Oggi sono io, di Alex Britti e con Alex Britti, affidata solo a voci e chitarra, davvero emozionante.
Seconda manche, la classica cover: Zombies dei Cranberries interpretata dalle Yavanna lascia qualche perplessità . La difficile Amore assurdo di Morgan per Marco è rischiosa e per ciò stesso coraggiosa. Ma Marco è così bravo da risultare comunque e sempre efficace. Giuliano si misura con Bella senz'anima di Cocciante: scelta davvero astuta. Il pezzo è talmente vicino alle sue corde da strappare una standing ovation.

E' la volta degli inediti: Marco ripropone Dove si vola; e volano applausi e complimenti da dentro e fuori lo studio. Giuliano, amabilmente Ruvido, col suo inedito che promette di dargli più di qualche soddisfazione radiofonica. E infine le Yavanna con la loro Una donna migliore.
La prima eliminazione, come prevedibile, condanna le tre sorelle cuneesi.
Restano a giocarsela Marco e Giuliano con i medley: per Giuliano, Warwick avenue, Back to black, Nell'immensità; per Marco: Psycho Killer, My baby don't care, Almeno tu nell'universo.
Ultimissiomo duello a cappella: Giuliano intona Quando (P. Daniele); Marco Fool on the hill dei Beatles.
Tanti – troppi – gli ospiti. Da Antonella Clerici a marcare il trait d'union X Factor – Sanremo, cui accede di diritto il vincitore del talent show, a Gianna Nannini, passando per 50 Cent, Lorella Cuccarini, Lucio Dalla, Fiorello (in video), e perfino qualcuno degli eliminati nelle scorse puntate (Chiara, Damiano, Sofia, Silver, i Luana Biz...), per gli auguri di Natale in musica.

Dal breve bilancio fatto in conferenza stampa, a fine pomeriggio, verrebbe da dire che comunque sia andata, questa terza edizione di X Factor è stata un successo. Soddisfatti i vertici di Raidue, soddisfatto Giorgio Gori di Magnolia che produce il format in Italia, soddisfatti i protagonisti. Gli ascolti calati? A ben vedere sono stati anche troppo buoni per la collocazione 'subita' e la controprogrammazione della concorrenza e della stessa Rai (con la corazzata Bonolis e la Champions League). La defezione di Simona Ventura ha avuto il suo peso e anche l'aver anticipato di 6 mesi la messa in onda del programma rispetto al previsto. “Abbiamo finito la scorsa edizione a maggio e abbiamo iniziato questa a settembre. Abbiamo pagato il fatto di non aver lasciato maturare nel pubblico la voglia di rivedere X Factor”, sono parole di Giorgio Gori. Quindi ci sarà un X Factor 4, ma non prima dell'autunno 2010. E i giudici? La Maionchi ha ancora voglia di restare. Claudia Mori, se nelle prime settimane aveva affermato che non avrebbe sicuramente ripetuto questa esperienza, ora non lo esclude più categoricamente. Mentre Morgan – a sorpresa – ha dichiarato “Non credo che ci sarò ancora nella prossima edizione: io sono un uomo in evoluzione e ora mi sento fermo. Vorrei un altro ruolo, magari come arrangiatore. Io scrivo canzoni e produco musica. Sono un artigiano. Non sono un oratore, né mi appartiene questo ruolo aristocratico... “. In realtà circola voce che abbia giò firmato il contratto per la prossima stagione. E comunque ha quasi un intero anno per cambiare idea.

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